Partiamo di buon’ora – come sempre – per visitare uno dei luoghi che ci hanno convinto a prenotare il volo per l'Islanda: lo Studlagil Canyon.
Si tratta di una gola formata da colonne di basalto attraverso cui scorre un fiume, dalle acque azzurre in primavera che diventano più torbide nelle altre stagioni. In ogni momento regala grandi emozioni, soprattutto perché è possibile camminare sulle formazioni laviche e avvicinarsi moltissimo all'acqua. Attenzione: si scivola! Usate scarpe comode e, se non vi sentite sicuri, non vi avvicinate troppo al bordo del canyon. Come arrivare? Ci sono due possibilità: vedere il canyon dall’alto dalla riva nord oppure dal basso dalla riva sud.
Ci sono volute un paio di ore d’auto per raggiungere la cascata dell'Acqua che Rovina: Dettifoss. È la maggiore cascata d’Islanda e d'Europa, con un salto enorme originato da un violento terremoto dovuto a un'eruzione vulcanica, che deviò il corso del fiume verso una profonda fenditura nella pianura basaltica. Il rumore si sente da decine di metri di distanza, invece quando ci si avvicina sembra di caderci dentro. Impressionante e bellissima! Abbiamo deciso di raggiungerla dal lato Ovest, che permette di avere una visuale più ampia su tutta la cascata e sul corso del fiume, in più la strada è più ampia e agevole; dal lato Est invece è possibile arrivare a pochi passi dal getto d’acqua (assolutamente sconsigliato con meteo avverso!) ma bisogna dire che la forza dell’acqua è così travolgente che fa abbastanza paura l’idea di avvicinarsi troppo. Ma forse sono solo rimasta troppo colpita io dall’acqua così tumultuosa.
Piccolo aneddoto che non ha nulla a che fare con l'itinerario…
Ci siamo fermati sui tavoli da picnic accanto al parcheggio per un pranzo veloce, a base di “polar bread” e trota affumicata. Peccato che, una volta aperta la confezione di pesce, è uscito un odore di bruciato così intenso che sembrava di avere nel panino la brace ancora accesa. Le persone intorno si voltavano per capire cosa stesse andando a fuoco! Assurdo che una cosa del genere sia considerata commestibile, ma pazienza, sperimentando cose nuove in viaggio può succedere anche questo! Ci rifaremo con la cena.
"Per sbaglio siamo finiti su un altro pianeta?"
Sicuramente è il primo pensiero che ogni persona ha nel momento in cui mette piede a Hverir. Questa zona geotermica è caratterizzata da colori pazzeschi, formazioni calcaree, pozze di fango che sobbolle, fumarole attive, piccoli crateri… insomma, più di così non si poteva fare!
Siamo rimasti relativamente poco perché soffiava un vento gelido e fortissimo nonostante il sole, quindi abbiamo percorso il sentiero principale cercando di scaldarci con il vapore risalente dalle spaccature del terreno e ci siamo rifugiati velocemente nel nostro van. Pochi minuti sono bastati per rimanere totalmente affascinati dal paesaggio.
Si arriva molto facilmente dal parcheggio adiacente, che si paga a minuti ed è davvero molto caro (circa 7 euro per 20 minuti), ma purtroppo non abbiamo avuto modo ti trovare un'alternativa gratuita.
Proseguiamo lungo la strada principale, costeggiando il (il lago dei moscerini). Raggiungiamo quindi il parcheggio per visitare l’ennesima cascata. Non abbiamo grandi aspettative, dopotutto abbiamo già visto numerose cascate durante tutto il viaggio e siamo reduci dalla visita del salto più imponente di tutta Europa, quindi scendiamo più per sgranchire le gambe che per altro. E invece siamo totalmente sorpresi da , la Cascata degli Dei, che è assolutamente degna del suo nome e sembra uscita da un racconto incantato.
lago Myvatn
Godafoss
A fine giornata arriviamo ad Akureyri, la seconda città principale dell’isola, seguendo la strada panoramica anziché attraversare un lungo tunnel – l’unica tratta a pagamento dell’isola – che taglia una montagna e permette di risparmiare pochi minuti. Soggiorniamo al Camping Hamrar (1800 ISK a testa, docce calde incluse, area parcheggio molto ampia e reception h24) per preparare una bella pasta al sugo nella piccola cucina attrezzata e fare quattro chiacchiere nella zona comune con tavoli e pavimento di legno. Carino!