Una giornata passata relativamente poco alla guida e tanto a piedi. In ogni tappa abbiamo lasciato l’auto e visto più di un’attrazione spostandoci a piedi. Ve la raccontiamo passo per passo. Ci siamo svegliati al Campeggio Skaftafell, dove c’è la possibilità di lasciare l’auto o il van gratuitamente il giorno successivo al pernottamento. In questo modo abbiamo risparmiato 1000 ISK e abbiamo potuto iniziare subito la camminata dopo colazione. Il primo sentiero ci ha portato a uno dei luoghi che aspettavamo maggiormente: la cascata . Il getto d’acqua non è tra i più dirompenti dell’isola, ma le imponenti colonne di basalto poste a semicerchio e i detriti ottagonali sparsi nel fiume rendono questo luogo uno dei più suggestivi. Aggiungiamo anche il foliage e il sole, ed ecco che otteniamo un panorama pazzesco.
Svartifoss
Siamo ritornati al parcheggio e, dopo una ciotola di skyr con biscotti, siamo ripartiti per un altro sentiero. Questa volta – stranamente – siamo andati un po’ a casaccio, infatti il percorso non era programmato. Abbiamo visto un cartello che indicava il a soli 3 km di distanza, quindi non potevamo perderci questa possibilità. Il sentiero è semplice, pressoché pianeggiante, e porta direttamente al lago ai piedi del ghiacciaio. Siamo rimasti senza fiato, forse perché non ce lo aspettavamo o forse semplicemente perché la maestosità di quell’enorme massa di ghiaccio fa sembrare tutto il resto insignificante. Ci sono anche delle escursioni guidate che permettono di attraversare il ghiacciaio, che noi questa volta non siamo riusciti a fare.
ghiacciaio Skaftafell
Saliti sul nostro Doblò, siamo partiti alla volta di una delle attrazioni più famose e conosciute. Siamo arrivati alla spiaggia con grandi aspettative, che non sono state deluse. Abbiamo lasciato il van al parcheggio gratuito e ci siamo incamminati sulla battigia. Sulla sabbia nerissima erano adagiati tanti blocchi di ghiaccio, ovvero pezzi di iceberg che spinti sulla terraferma dalle correnti, che sembravano veramente dei cristalli. Un paesaggio unico, caratterizzato dal contrasto del bianco e del nero sullo sfondo blu-azzurro del cielo e dell’oceano. Abbiamo preso fornello e attrezzatura per prepararci un pranzetto caldo proprio sulla spiaggia e, anche se con il vento improvviso abbiamo mangiato più sabbia del previsto, abbiamo sperimentato un’esperienza che non dimenticheremo.
Diamond Beach
Abbiamo attraversato la strada per raggiungere . Questo lago si trova a metà tra il ghiacciaio Vatnajökull e la Diamond Beach. Gli iceberg che si staccano dal ghiacciaio attraversano il lago galleggiando, raggiungono l’oceano e vengono spinti sulla spiaggia. Vediamo quindi tutto il percorso che fa il ghiaccio sull’acqua, dalla cima delle montagne ai blocchi di cristallo sulla sabbia nera. Era la prima volta che ci trovavamo davanti agli iceberg e abbiamo ammirato tutto con occhi incantati: l’azzurro trasparente dei blocchi ghiacciati, il riflesso del sole sull’acqua, le foche che nuotano tra il ghiaccio e si sdraiano sulle rocce. Semplicemente splendido.
Jökulsárlón
Un ultimo tratto di strada, circa due orette, ci ha condotto al (2000 ISK a persona con docce calde incluse). Anche in questo caso non è presente una cucina in comune, ma è possibile acquistare qualcosa di caldo e rifocillarsi al bar aperto fino a tardi. Abbiamo scelto questo campeggio perché il costo del pernottamento include l’ingresso a due siti. Il primo è il set di Vikings, la famosa serie TV, che riproduce un villaggio vichingo; è stato divertente entrare nelle capanne e curiosare tra le viuzze, ma non avremmo speso 1000 ISK per entrare (costo dell’ingresso per chi non passa la notte al campeggio).
campeggio Vestrahorn

Il secondo è la : un’ampia distesa di sabbia nera circondata da promontori di rocce aguzze che si riflettono sull’acqua. Il panorama è veramente suggestivo e merita assolutamente una visita. In alcuni periodi, se si è fortunati, è possibile avvistare le foche alla base della scogliera. Secondo noi anche in questo caso non vale la pena acquistare il biglietto solo per entrare a visitare la spiaggia, dato che in Islanda ci sono milioni di posti spettacolari e gratuiti, ma può essere un incentivo per scegliere questo campeggio come base per una notte.
spiaggia di Stokksnes
Torniamo quindi al campeggio, segnalato dall'immenso scheletro di una balena, dove non ci resta altro da fare se non una doccia calda, due tagliatelle al sugo e una bella dormita al calduccio nel nostro piccolo van.